Info Otoplastica
L’otoplastica è un tipo di procedura di chirurgia estetica molto comune per i bambini e per gli adulti. La maggior parte dei pazienti che ricorrono all’otoplastica ha un’età compresa tra i 5 e 14 anni, ma viene richiesta anche da un certo numero di adolescenti e di adulti. L’otoplastica può correggere la dimensione del padiglione auricolare e la sua forma, cioè il difetto comunemente noto come “orecchie a sventola”. E’ possibile correggere, anche, altre imperfezioni dei padiglioni e dei lobi, ed eventuali asimmetrie dovute sia a difetti congeniti che a postumi di traumi.
Richiedono questo tipo di intervento quei pazienti per i quali l’inestetismo comporta un disagio psicologico tale da compromettere la qualità della vita. Nella visita preliminare, il chirurgo dovrà valutare le condizioni di salute generali del paziente, per escludere la presenza di alterazioni (pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell’intervento e dovrà prescrivere una serie di esami ematoclinici. Il paziente candidato all’ otoplastica presenta uno o più dei seguenti fattori:
- orecchie sporgenti a sventola;
- orecchie asimmetriche;
- orecchie troppo grandi;
- padiglioni dismorfici;
- asimmetria delle pieghe cartilaginee;
- lobi troppo grandi o lesionati.
L’ intervento è consigliabile già in età pediatrica perché semplifica le relazioni con il gruppo dei pari; i bambini che hanno le orecchie a sventola vengono, infatti, costantemente derisi dai compagni e amici subendo pesanti conseguenze sotto il profilo psicologico. L’ intervento di otoplastica permette al piccolo paziente di vivere serenamente la sua infanzia evitando ogni disagio psicologico dovuto al giudizio degli altri. Il successivo sviluppo fisico non modifica la forma dell’orecchio per cui non ci sono motivi validi per posticipare l’ intervento all’età adulta. La procedura viene eseguita in anestesia locale con sedazione; questo protocollo d’ anestesia consente al paziente di non sentire dolore, non essere vigile durante l’atto chirurgico e beneficiare di una ripresa post operatoria immediata. Dopo avere anestetizzato il paziente, il chirurgo estetico procede con l’incisione in maniera da accedere alla cartilagine auricolare dalla zona posteriore dell’ orecchio. La cartilagine viene segnata con il bisturi e, successivamente, piegata per formare la piega assente o insufficiente. La piega, chiamata antelice, va formata per consentire all’ orecchio di ridurre la sua sporgenza. La nuova piega cartilaginea viene suturata, con speciali fili di sutura, che dovranno garantire una prolungata stabilità statica.
Successivamente, si procede con la sutura della cute. L’otoplastica non lascia alcuna cicatrice visibile, poiché avviene attraverso incisioni praticate dietro l’orecchio. Alla fine dell’intervento viene bendata la parte superiore della testa con un bendaggio elastico al fine di favorire la cicatrizzazione dei padiglioni, secondo la forma ottimale, e di proteggere la zona dagli urti. L’intervento di otoplastica non richiede il ricovero ed il paziente dopo qualche ora potrà tornare a casa. Dopo alcuni giorni, il bendaggio viene sostituito e alleggerito. Il lavoro può essere ripreso già dopo una settimana, mentre è bene che i bambini si astengano dalla scuola per un paio di settimane o anche più, in modo da evitare colpi accidentali che possono compromettere l’esito estetico dell’otoplastica. La correzione del difetto è da ritenersi permanente già dopo le prime settimane dall’ intervento. I punti chirurgici che modellano la cartilagine vengono tolti solo dopo 21 giorni. Sono minime le eventualità di ecchimosi o infezioni cartilaginee, comunque, risolvibili facilmente. La rara possibilità che si formi tessuto ipertrofico sulla cicatrice è una complicanza che non porta gravi danni estetici, poiché l’incisione viene realizzata dietro l’orecchio, quindi in una zona non visibile.
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