Info Iperidrosi

Viene definita iperidrosi una sudorazione eccessiva. La sudorazione è regolata dal sistema nervoso che gestisce circa cinque milioni di ghiandole sudoripare sparse in tutto il corpo. Si calcola che indicativamente nel 2–3% della popolazione mondiale gli stimoli, che giungono ai centri che regolano la sudorazione, ricevano una risposta anomala tale da dare origine a questa patologia.

L’iperidrosi può avere effetti negativi sulla qualità della vita del paziente e causare sofferenza psicologica che riguarda sia la sfera privata che quella professionale (imbarazzo, chiusura, comportamenti di evitamento nella stretta di mano, riduzione dei contatti con gli altri, scelte professionali, etc.). Può trattarsi di un fenomeno generalizzato, ma è più spesso localizzato ed interessa, generalmente, le ascelle (iperidrosi ascellare), i palmi delle mani (iperidrosi palmare), le piante dei piedi (iperidrosi plantare) e il viso e cuoio capelluto (iperidrosi facciale). L’iperidrosi può essere secondaria, cioè causata da un’altra malattia: disturbi endocrini come l’ipertiroidismo; menopausa; obesità; disturbi psichiatrici. In tale caso, però, provoca una sudorazione eccessiva in tutto il corpo. Oppure primaria, le cause di quest’ultima includono patologie genetiche, metaboliche, ormonali o idiopatiche (che non hanno causa nota). Spesso l’iperidrosi ha inizio nell’infanzia o nella pre-adolescenza, si aggrava durante la pubertà e persiste durante tutto il corso della vita. Può venir scatenata anche da stimoli minimi e peggiora con l’ansia ed in particolari condizioni climatiche (caldo, umido). 

Da molti anni si sono fatti vari tentativi per contrastare la sudorazione eccessiva attraverso l’utilizzo di diversi metodi: trattamento con antiperspiranti (sali di alluminio o altre sostanze), ansiolitici, betabloccanti, anticolinergici, ionoforesi, terapia laser, radioterapia, correnti elettriche a bassa intensità. Sono state impiegate anche terapie alternative quali agopuntura, ipnosi e psicoterapia. Molte di queste hanno dato qualche effetto solo in presenza di forme lievi di iperidrosi. Uno dei trattamenti che negli anni ha dato i migliori risultati e che viene utilizzato in larga scala sono le infiltrazioni di tossina botulinica. Il trattamento consiste nel praticare, nella zona da trattare, delle piccole iniezioni di prodotto con un ago sottilissimo allo scopo di bloccare la sudorazione. L’effetto inizia a rendersi manifesto dopo 3 giorni circa, quando inizia il blocco delle terminazioni colinergiche che stimolano l’attività delle ghiandole sudoripare. L’area da trattare viene studiata con l’applicazione di una particolare sostanza che mette in evidenza le aree in cui vi è la maggior concentrazione di ghiandole, in cui verranno eseguite le infiltrazioni del prodotto. È un trattamento poco doloroso ed invasivo, rispetto al tradizionale intervento chirurgico e consente di avere, per almeno 6/8 mesi, il blocco della sudorazione dei distretti trattati.

È consigliabile sottoporsi al trattamento in primavera in modo da evitare i disagi legati all’eccessiva sudorazione durante il periodo caldo. Questo trattamento con tossina botulinica è controindicato:

  • durante gravidanza e allattamento;
  • se si è affetti da patologie neuromuscolari;
  • allergia all’albumina (uovo).

In base alle prove cliniche degli studi pubblicati, gli effetti collaterali sono di modesta entità e poco frequenti. Il più comune è il dolore nella sede di iniezione, durante e dopo il trattamento, che può essere alleviato mediante l’uso di un anestetico locale. Possono inoltre manifestarsi piccoli ematomi nelle sedi di iniezione e a volte debolezza muscolare transitoria quasi esclusivamente in sede palmare. Poiché le variazioni dell’area iperidrotica sono notevoli da un paziente all’altro, è fondamentale rilevarne accuratamente l’estensione.

Dopo il trattamento è possibile ritornare alle normali attività.

Iperidrosi Palmare (delle mani)

L’ Iperidrosi Palmare è la forma più invalidante. Se in qualche modo si riesce a nascondere l’eccessiva sudorazione di ascelle e piedi l’iperidrosi palmare è sempre evidente soprattutto nel campo relazionale. Le mani infatti giocano un ruolo fondamentale nella comunicazione e sono una parte molto esposta del nostro corpo in quasi tutte le attività sociali e professionali. La persona che soffre di iperidrosi palmare é imbarazzata di dover porgere una mano sudata e l’atto di doverla asciugare furtivamente con un fazzoletto non migliora le cose. Purtroppo anche dal punto di vista lavorativo molte professioni sono precluse perché mani sudate e scivolose rendono poco sicura la presa e anche l’uso di strumenti di precisione risulta difficile se non impossibile, anche per chi deve maneggiare materiali sensibili all’umidità come la comunissima carta. Il fatto che l’eccessiva sudorazione sviluppi inoltre un ambiente favorevole alla crescita di batteri (micosi) ed eczemi diventa quasi di secondario interesse rispetto ai risvolti psico-sociali che la patologia porta. La sudorazione delle mani é un fenomeno che si dissocia dalla sudorazione fisiologica del corpo. In condizioni di riposo (es. durante il sonno) e svolgendo attività rilassanti le ghiandole sudoripare delle mani non reagiscono. Sembra quindi che le mani non seguano il principio di termoregolazione del corpo, ma reagiscano piuttosto agli stress psicologici: in situazioni di tensione, paura, ansia o concentrazione elevata indipendentemente dalle condizioni climatiche.

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Dottore Luigi Di Rosa

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Dottore in chirurgia plastica
Dr. Luigi Di Rosa

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