Info Blefaroplastica con Plexer

La Blefaroplastica con Plexer è una tecnica utilizzata negli ultimi anni da un numero sempre crescente di specialisti per correggere le alterazioni di convessità e di concavità dei tessuti orbito-palpebrali. Attualmente la blefaroplastica è uno degli interventi più richiesti sia per ragioni estetiche che funzionali. Per correggere gli inestetismi palpebrali, con la chirurgia tradizionale, è necessario praticare un’anestesia locale o, in alcuni casi, l’anestesia totale, mettere punti di sutura, asportare la cute in eccesso, rimuovere i punti e fare medicazioni e controlli.

La Blefaroplastica con Plexer  rappresenta una valida alternativa a quella tradizionale mediante l’utilizzo del Plexer come unico dispositivo medicale. Praticata da anni la Blefaroplastica con Plexer presenta una enorme casistica clinica, pubblicazioni nazionali e internazionali, articoli di stampa oggi materia di studio in Master Universitari Nazionali e Internazionali di secondo livello.  La Blefaroplastica con Plexer non coinvolge mai lo strato papillare del derma, ma modifica il derma stesso senza provocare fibrosi e senza incidere, asportare cute o mettere punti. Mediante piccolissimi puntini di sublimazione disposti a triangolo il chirurgo è in grado di accorciare la cute in eccesso senza ricorrere al bisturi e senza assottigliare i tessuti, il tutto con una tecnica indolore che non provoca mai sanguinamento. L’assenza di effetti indesiderati e l’estrema sicurezza del trattamento effettuato da mani esperte, hanno contribuito al grande successo della Blefaroplastica con Plexer che, negli ultimi anni, è stata scelta come metodica spesso preferita anche alla blefaroplastica chirurgica tradizionale. Con questa procedura non chirurgica la cute in eccesso sulla palpebra non viene tagliata e asportata, come nell’intervento tradizionale, ma fatta accorciare riportandola allo spessore originario semplicemente sublimando le cellule. Il risultato è immediato, la seduta dura al massimo 30 minuti. Appena terminata la seduta, si valuta la perfetta plasticità del movimento palpebrale e il rispetto della tridimensionalità orbito palpebrale.

Prima del trattamento è fondamentale stabilire la differenza di apertura tra i due occhi facendoli aprire e chiudere un paio di volte. Devono essere valutati sia l’anatomia delle orbite, sia i rapporti tra le pliche palpebrali, sia la distanza della plica palpebrale tra ciglia e sopracciglia, nonché lo stato dei tessuti periorbitali compresa la presenza di rugosità e lassità zonali. Nella Blefaroplastica con Plexer non si hanno cicatrici o asimmetrie, il colorito rosato della parte trattata, visibile al controllo effettuato 28 giorni dopo, si normalizza nei giorni successivi. Un ulteriore vantaggio è quello di non causare mai lagoftalmo o quell’eccessiva apertura degli occhi che dà allo sguardo un aspetto particolarmente “alterato”. Con questo tipo di Blefaroplastica si ottiene un accorciamento della cute in eccesso a livello perioculare esterno con conseguente scomparsa delle rughe d’espressione periorbitarie zigomatiche se presenti. Se la parte trattata è particolarmente estesa si potrebbe avere un edema che comparirà la sera del giorno dopo e che può durare circa due giorni. Se si desidera un risultato del tutto equivalente al classico intervento di blefaroplastica, è necessario sottoporsi ad un numero di sedute che va da 2 a 4, in rapporto all’importanza del tessuto da eliminare.  Il trattamento può essere ripetuto a distanza di circa 1 mese, fino al raggiungimento del risultato definitivo. La Blefaroplastica con Plexer è sconsigliata in quei pazienti affetti da patologie oftalmiche croniche o affetti da allergie che si manifestano a livello delle palpebre. Bisogna evitare di effettuare il trattamento in pazienti, in gravidanza o allattamento.

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Dottore Luigi Di Rosa

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Dottore in chirurgia plastica
Dr. Luigi Di Rosa

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